L’ALIMENTAZIONE DELLO SPORTIVO.

SPORT meglio scegliere un'alimentazione specifica!

Particolare importanza assume l’alimentazione nel caso della attività sportiva, sebbene non esista in realtà la figura del dietologo sportivo.

Naturalmente il tipo di esercizio, le ore settimanali praticate, il livello amatoriale oppure agonistico dello sport praticato influenzano di molto le indicazioni.

SPORT alimentazione specifica per l'attività sportiva amatoriale o agonistica - Dietologo TorinoUno dei tipici miti in palestra è l'idea di riuscire ad ottenere diversi risultati contemporaneamente: ad esempio perdere peso considerevolmente ma nel contempo riuscire ad aumentare la massa muscolare. Sono molti i pazienti che si iscrivono in palestra allo scopo di praticare attività fisica allo scopo di perdere peso: in questo caso l'attività consigliabile è soprattutto di tipo aerobico oltre a 2-3 sedute settimanali di ginnastica calistenica, allo scopo di minimizzare la perdita di massa muscolare.

Nel caso invece di sportivi normopeso le aree di interesse sono il fabbisogno calorico giornaliero e quello proteico, il fabbisogno idrico, la alimentazione nel pre-gara e nel post-gara, i fabbisogni in caso di necessità di provocare una ipertrofia muscolare.

Mentre nella attività praticata a livello amatoriale e per poche ore settimanali non è necessario scostarsi di molto dai fabbisogni stimati per età e sesso, nel caso della attività agonistica tali valori possono crescere di molto. Atleti di elite possono superare abbondantemente le 5000Kcal giornaliere con aumenti notevoli dei fabbisogni calorici e proteici, poiché avendo più masse muscolari hanno anche un turn-over proteico maggiore.

Uno degli errori più frequentemente commessi dagli atleti nella gestione della propria nutrizione è quello di aumentare enormemente l’introito proteico, anche attraverso la integrazione, ed in periodi in cui non necessitano di un aumento delle masse muscolari. Inoltre, in caso di allenamento finalizzato alla ipertrofia, spesso ad un aumento della quota proteica non corrisponde un aumento proporzionale delle calorie non proteiche con il risultato di non ottenere i risultati attesi e provocare un aumento di produzione di scorie azotate con sovraccarico dei reni e del fegato.

Ruolo della dieta per chi pratica SPORT è quindi quello di bilanciare bene i fabbisogni nutrizionali sulla base del tipo di atleta amatoriale o agonista al fine di sorreggere le aumentate necessità energetiche, contribuendo ad ottimizzare i risultati dell’allenamento, evitare il catabolismo muscolare ma altrettanto il sovraccarico proteico, aiutare la crescita muscolare di concerto con un allenamento adeguato quando richiesto.

Anche una alimentazione vegetariana ben impostata e bilanciata dal punto di vista energetico e proteico può essere seguita da atleti amatoriali ed adirittura da agonisti, avendo cura di prestare particolare attenzione agli apporti alimentari relativi ai nutrienti che più difficilmente raggiungono i livelli di assunzione raccomandata in corso di dieta vegetariana, cioè ferro, acido folico, vitamina B12, calcio, vitamina D, vitamina B1, acidi grassi omega3, zinco. Giova ricordare che ci sono stati atleti di elite che praticavano con profitto una alimentazione vegetariana.

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