Dimagrire, voglio davvero?
Le fasi motivazionali.

Mettersi a dieta, accettare l'idea del cambiamento.

Il paziente che si avvicina all’idea di dimagrire lo fa gradualmente, con un profilo psicologico molto spesso contradditorio, caratterizzato dal desiderio di dimagrire ma da un sostanziale timore di dovere intraprendere un percorso che avverte come faticoso.

E’ la fase cosiddetta di contemplazione, cioè “vorrei perdere peso, ma ho qualche remora”.

Le fasi motivazionali della dieta - Dietologo TorinoE’ necessario passare alla fase cosiddetta della azione, in cui si accetta l’idea del cambiamento e si accetta di pagare qualche prezzo per ottenerlo.

Passare gradualmente da una fase motivazionale ad un’altra non è mai un evento casuale, ma può avvenire con l’aiuto di un medico che può focalizzare l’attenzione del paziente su aspetti inerenti la sua salute in generale: un ortopedico che richieda la perdita di peso per intervenire chirurgicamente, oppure un cardiologo oppure il proprio medico di fiducia per problemi come la pressione alta (ipertensione arteriosa) oppure il colesterolo alto (ipercolesterolemia) oppure i trigliceridi alti (ipertrigliceridemia) o questi ultimi insieme (dislipidemia) solo per fare qualche esempio. Ma non raramentente l’iniziativa parte dal paziente stesso. Ricordate: essere nella fase motivazionale dell’azione è presupposto indispensabile per un buon successo.

Spesso pazienti con un passato da atleta amatoriale o agonista riprendono a praticare sport; il reinserimento di pratica regolare di allenamento è spesso la prima conseguenza del passaggio alla fase motivazionale dell'azione.

Per il resto, ricordate anche che dimagrire è più semplice di quanto pensiate e spesso richiede meno sforzi di quanti siete stati abituati a fare in passato.

Infine, perdere peso non sarà l'unico beneficio che otterrete dal vostro dimagramento.

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